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Tito come Enea: un esempio di intertestualità virgiliana in Svetonio (Tit. 5, 3)

  • Autores: Sergio Audano
  • Localización: Giornale italiano di filologia, ISSN 0017-0461, Nº. 73, 2021, págs. 189-202
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Titus as Aeneas: a Case of Vergilian Intertextuality at Suet. Tit. 5.3
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • español

      This paper suggests that the line uttered by Titus to greet his father at the return from the Jewish war, as reported by Suetonius (Tit. 5.3 veni, … pater, veni), alludes to the encounter between Aeneas and Anchises in Virgil (Aen. VI 687-689). In all likelihood Titus wished to refute his alleged intention to establish a kingdom for himself in the East by claiming a pietas towards his own father non unlike Aeneas’ pietas towards Anchises.

    • italiano

      L’articolo propone l’ipotesi che la battuta con cui Tito salutò il padre in occasione del suo ritorno dalla Guerra Giudaica, secondo la narrazione di Svetonio (Tit. 5, 3: 'veni, … pater, veni'), alluda all’incontro tra Enea e Anchise in Virgilio (Aen. VI 687-689). Con ogni probabilità Tito voleva allontanare il sospetto di voler costituire per sé un regno autonomo in Oriente e intende, di conseguenza, rimarcare la sua pietas nei confronti di Vespasiano, non diversamente da Enea nei riguardi di Anchise.


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