Madrid, España
I porti sono ambienti altamente instabili: instabile è il contesto in cui si trovano (interfaccia tra terra e acqua); instabile è il contingente umano che li frequenta. Questa mutevolezza ne ha a lungo condizionato, se non addirittura ostacolato, lo studio. Tuttavia, le conquiste scientifiche dell’ultimo secolo, compiute tanto in ambito metodologico quanto concettuale, hanno permesso notevoli passi in avanti nella conoscenza degli ambienti portuali antichi. Obiettivo di questo contributo è quello di ripercorrere la storia degli studi sui porti antichi e identificarne i momenti chiave; in particolare, si tenterà di capire in che modo gli sviluppi epistemologici e pratici della scienza abbiano consentito a questo campo di studi di raggiungere la maturità intellettuale.
Harbours are constantly changing: their appearance is changing (due to the different processes that affect the shoreline) and there is a continuous turnover of people within them (merchants, travellers, harbour workers, etc). This dynamism can partially justify why scholars became interested in the historical and archaeological study of harbour areas only in recent times. Actually, it is thanks to the methodological and theoretical advances made in the last century that this field of study has known a significant development. This contribution aims at reconstructing the historiography of ancient harbours, identifying its key-moments; it will seek to understand how epistemological and practical breakthroughs made possible for harbour studies to achieve their own intellectual maturity.
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