Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


‘He saw what he wanted to see’: Reputation, jealousy and the law: the uxoricide of Giselda Zanolo

    1. [1] University of Cambridge

      University of Cambridge

      Cambridge District, Reino Unido

  • Localización: Papers of the British School at Rome, ISSN 0068-2462, Nº. 89, 2021, págs. 319-333
  • Idioma: inglés
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      Attraverso l’analisi degli articoli apparsi sul Corriere della Sera, Il Popolo d’Italia e La Stampa, questo studio esamina un caso di uxoricidio avvenuto nel 1923 e si concentra su come l’assassino e i suoi avvocati riuscirono a convincere il pubblico e la giuria che la natura gelosa dell’imputato fosse una malattia mentale evitandogli, di conseguenza, la prigione. La vittima, moglie dell’assassino, è raffigurata come una donna fisicamente attraente e dalla dubbia reputazione: tali caratteristiche avrebbero scatenato la gelosia del marito, rendendola in qualche misura colpevole e quindi complice del suo stesso omicidio. L’uxoricida non dà di sé l’immagine di un uomo che ha vendicato il suo onore, ma ritrae la propria persona come una vittima impotente dell’amore e della gelosia. Questo articolo mostra come la strategia adottata dagli avvocati dell’imputato abbiano manipolato a loro favore gli stereotipi di genere e le idee sul senso di rispettabilità che permeavano la società italiana del primo Novecento, influenzando la legge in azione

    • English

      Drawing on articles published in the Corriere della Sera, Il Popolo d'Italia and La Stampa, this study examines a case of uxoricide that occurred in 1923, focusing on the way in which the murderer and his lawyers were able to convince both the general public and the jury that the murderer's jealous nature was a mental illness, leading to him avoiding a prison sentence. The victim, the murderer's wife, was depicted as a physically attractive woman of dubious sexual reputation. Such characteristics were deemed to have triggered her husband's jealousy, thus rendering her culpable, the agent of her own homicide. In place of a picture of uxoricide in revenge for tarnished honour, the murderer portrayed himself as the powerless victim of love and jealousy. Through a close analysis of the strategy adopted by the defendant's lawyers, this article shows how centuries-old gendered stereotypes and ideas of respectability affected the law in action and permeated early twentieth-century Italian society.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus

Opciones de compartir

Opciones de entorno