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Le analisi relative alla cultura dello scrivere nella Roma del X secolo sono state ostacolate dall'assenza di manoscritti e documenti che possano essere assegnati senza dubbio a scriptoria attivi nella città. Il presente articolo esaminerà la possibilità che uno di questi documenti sia rimasto finora, per così dire, nascosto, essendo in realtà in bella vista: la dote data dall'imperatore Ottone II alla principessa bizantina Teofano in occasione del loro matrimonio a San Pietro il 14 aprile 972. Questo documento, generalmente considerato ‘ottoniano’, piuttosto che ‘italiano’ o ‘romano’, afferma tuttavia esplicitamente che fu intrapreso presso la chiesa romana dei Santi Apostoli, e questa possibilità è valutata alla luce di ciò che si conosce di quella chiesa, dell'area della Via Lata, e dei loro legami con la più importante famiglia nobile nella città.
Analyses of writing culture in tenth-century Rome have been impeded by an absence of manuscripts and documents that can be assigned unquestionably to scriptoria in the city. This paper will examine the possibility that one such document has hitherto been hiding in plain sight, as it were: the dower charter given by Emperor Otto II to the Byzantine princess Theophanu on the occasion of their marriage in St Peter's on 14 April 972. Usually considered to be ‘Ottonian’, rather than ‘Italian’ or ‘Roman’, this document nevertheless states explicitly that it was undertaken at the Roman church of Santi Apostoli, and this possibility is assessed in light of what is known about that church, the Via Lata region and their connections to the foremost noble family in the city.
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