Pavía, Italia
A seguito delle riforme dei sistemi di istruzione superiore realizzate negli ultimi decenni nei paesi europei, le università sono state incoraggiate ad aprirsi al contesto socio-economico e a impegnarsi maggiormente in quella che è stata chiamata la loro "terza missione" sia nella sua dimensione economica sia in quella dell'impegno pubblico e sociale. Basandosi sui dati raccolti intervistando un campione di più di cinquemila accademici italiani, l'articolo mostra quanto sia ampia l'adesione alla richiesta di maggiore apertura dell'università verso la società e l'economia, quanto siano condivise le finalità economiche e sociali della terza missione a livello individuale e di dipartimento, quanto sia intenso l'impegno degli accademici nelle attività di public engagement e se tale impegno poggi o meno su due basi distinte, una di tipo valoriale e una di tipo organizzativo.
Following the reforms of higher education systems carried out in recent decades in European countries, universities have been encouraged to open up to the socio-economic context and to engage more in what has been called their "third mis-sion" both in its economic and social dimensions. Based on the data collected by interviewing a sample of more than five thousand Italian academics, the article shows how broad the acceptance of the request for greater openness of the univer-sity towards society and the economy is, how shared are the economic and social purposes of the third mission at individual and department level, how intense is the commitment of academics in public engagement activities and whether or not this commitment rests on two distinct bases, one of value and one of organizational type.
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