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Il sequestro di persona a scopo di coazione: una proposta di lettura topologica

    1. [1] Università della Tuscia
  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 63, Nº 4, 2020, págs. 1885-1930
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • The Offence of Kidnapping for the Purpose of Coercion: a Proposal for a Typological Interpretation
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The offence of kidnapping for the purpose of coercion,formerly known as "hostagetaking", has been recently transferred into article 289-ter of the Italian Criminal Code. This criminal provision, which is extensive (namely, with regard to the list of the parties subject to coercion ranging from the State to any natural person) and triggers an extremely harsh sentence, appears to be suitable to encompass manifold acts of kidnapping characterized by different criminological features and disparate harms. This might lead to unreasonable applications, in view of the extremely severe punishment established in the provision. In order to avoid such scenarios, this article offers a typological interpretation that makes the "Tatbestand" emerge from the broad legal provision, taking into account the seriousness of the offence as expressed by the sentencing range and in light of other defining factors, including the historical record. Moving on from this point, the Author investigates the nature of the offence provided in the last paragraph of article 289-ter, concerning less serious conducts, tracing the scope of its application. Finally, in addressing the further systematic issues raised by this provision, the Author makes an overall reflection on the micro-system of kidnapping offences, which is still in search of its own internal consistency.

    • italiano

      Con la riforma sulla riserva di codice, il delitto di sequestro di persona a scopo di coazione, già noto come "presa di ostaggi", è stato trasferito nel codice penale, all'art. 289-ter. La disposizione incriminatrice, caratterizzata da un testo sovrabbondante (segnatamente nella lista dei destinatari della coazione, che si estende dallo Stato a una qualunque persona fisica) e assistita da una pena estremamente severa, appare idonea a ricomprendere, a livello letterale, fatti di sequestro molto diversi sul piano criminologico e del disvalore, aprendo così a scenari di irragionevolezza applicativa. Per scongiurare simili scenari, l'articolo accede a una lettura tipologica che - seguendo le indicazioni della cornice edittale e degli altri fattori di connotazione, tra cui il dato storico - riporta la norma incriminatrice entro i canoni della tipicità, riducendone il campo di applicazione in corrispondenza del suo nucleo di significato. Da qui si arriva a chiarire la natura della previsione dell'ultimo comma, rivolta ai fatti di lieve entità, individuandone gli spazi di operatività. Infine, nell'affrontare i nodi sistematici che tale previsione pone, viene svolta una riflessione complessiva sul micro-sistema dei sequestri di persona, ancora in cerca di una propria coerenza interna.


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