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Resumen de La Cassazione sul caso Cucchi: ancora un discostamento dalla sentenza Franzese per malintesi fini di giustizia sostanziale

F. D'Alessandro

  • English

    This paper explores certain problematic aspects of the ascertainment of criminal liability in connection with those crimes where the perpetrator is punished for having negligently caused a harmful event. More specifically, drawing on the judgment in which the Italian Supreme Court took a stand on Stefano Cucchi's tragic death and on the liability of the doctors who took care of him, the Author firstly analyses the issue of the "high logical probability" standard, which is essential to prove causation in criminal cases. With respect to this issue, the Author criticises the stance taken by the Supreme Court, that - despite overtly ( and formally) sticking to the principles expressed in the Franzese judgement- actually significantly moves away from those principles, in that it allows causal explanations far from certainty and based on the mere increase of risk. Equally unconvincing is the position expressed by the Supreme Court with respect to the identification of the alternative behaviour that the agent should have taken in crimes by omission. Here, the Supreme Court seems to excessively extend the scope of the evaluation entrusted to the trial courts, without acknowledging any selective function to the charges pressed by the Public Prosecutor.

  • italiano

    Il contributo si sofferma su taluni aspetti problematici dell'accertamento della responsabilità penale nell'ambito dei delitti colposi d'evento. · In particolare, prendendo spunto dalla sentenza con cui la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla drammatica vicenda della morte di Stefano Cucchi e sulla responsabilità dei sanitari che lo ebbero in cura, viene innanzi tutto analizzato il tema dell'elevata probabilità logica indispensabile per l'accertamento del nesso di causalità penalmente rilevante. Sul punto, viene criticata la posizione espressa dalla Cassazione che, pur dichiarando di aderire ai principi enunciati nella sentenza Franzese, in realtà se ne allontana significativamente, ammettendo la possibilità di spiegazioni causali distanti dalla certezza e basate sul mero criterio dell'aumento del rischio. Inoltre, anche nell'individuazione del comportamento alternativo lecito, laddove la condotta contestatta abbia carattere omissivo, la Suprema Corte afferma un principio non convincente, dando vita a una estensione eccessiva del giudizio demandato al giudice di merito, senza riconoscere alcuna specifica idoneità selettiva all' imputazione formulata dal pubblico ministero.


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