In the Christian era, along the Via Aurelia Antica, there were some catacombs, known thanks to the ancient sources. While two of them - San Pancrazio and Calepodio – have been discovered during the past years, two others – two Felici’s and Processo and Martiniano’s ones - have never been found. This article proposes an updated view of the situation, also examining other private areas that present interesting historical-archaeological characteristics, specifically the areas occupied by the Schoenstatt Sanctuary, by CONSEA s.r.l. and by the Piccolomini Foundation. What emerges is a varied picture based on the analysis of scientific texts, but also on inspections and on the examination of archival documentation. The knowledge of the territory is therefore essential to be able to try to reconstruct a context that may have remained partly unexplored and partly, unfortunately, destroyed over the centuries, modified by urban stratifications.
Lungo la via Aurelia Antica, a partire dall'epoca cristiana, si sviluppano alcuni nuclei catacombali, noti attraverso le fonti. Mentre due di essi – San Pancrazio e Calepodio – sono stati scoperti negli anni passati, altri due – quello dei due Felici e di Processo e Martiniano – non sono mai stati rinvenuti. Con il presente articolo si propone una lettura aggiornata della situazione, esaminando anche altre aree private che presentano caratteristiche storico-archeologiche interessanti, nello specifico la zona occupata dal Santuario di Schoenstatt, dalla proprietà CONSEA s.r.l. e dalla Fondazione Piccolomini. Quel che emerge è un quadro variegato, che si fonda sull'analisi di testi scientifici, ma anche su sopralluoghi effettuati e sull'esame di documentazione archivistica. La conoscenza del territorio si rivela, quindi, fondamentale per poter provare a ricostruire un contesto in parte rimasto forse inesplorato e in parte, purtroppo, distrutto nel corso dei secoli, modificato dalle stratificazioni urbanistiche.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados