Clausola arbitrale e fallimento di società nella giurisprudenza della Cassazione. Spunti di riflessione sulle posizioni soggettive dei soci

• Autores: Gianvito Giannelli
• Localización: Banca Borsa Titoli di Credito: rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN 0390-9522, Vol. 74, Nº. 3, 2021
• Idioma: italiano
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• Resumen
  • English

    This paper analyses the decisions of the Court of Cassation of 25 February 2020 and 30 September 2019, nos.

    4956 and 24444, which affirmed that the dispute relating to the execution of the contributions still due can be arbitrated as a dispute concerning the company’s relationship pursuant to Article 34, paragraph 1, of Legislative Decree no. 5/2003, as well as the opposability of the arbitration clause to the bankruptcy receiver as a non-third party to the company acting to execute the capital increase already approved. The following considerations, therefore, on the basis of the arguments put forward by the above-mentioned decisions, discuss, on the one hand, the relationship between bankruptcy and the survival of the arbitration clause, and on the other, the qualification of the shareholder’s right to subscribe to the approved capital increase as a fundamental subjective right for the realisation of the associative cause.

  • italiano

    Il presente lavoro analizza i provvedimenti della Corte di cassazione del 25 febbraio 2020 e del 30 settembre 2019, rispettivamente nn. 4956 e 24444, dove si afferma la compromettibilità in arbitri della lite relativa all’esecuzione dei conferimenti ancora dovuti quale controversia inerente al rapporto sociale ai sensi dell’art. 34, comma 1, del d.lgs. n. 5/2003 oltre che la relativa opponibilità della clausola arbitrale al curatore fallimentare quale soggetto non terzo rispetto alla società e che agisce per l’esecuzione dell’aumento di capitale già deliberato. Le riflessioni che seguono, quindi, sulla base delle argomentazioni poste dalle suddette decisioni, trattano, da un lato, dei rapporti fra fallimento e sopravvivenza della clausola compromissoria, dall’altro, della qualificazione del diritto del socio di sottoscrivere l’aumento di capitale deliberato come diritto disponibile, in quanto diritto soggettivo fondamentale per la realizzazione della causa associativa o partecipativa.