Santiago de Compostela, España
Le Cantigas de Santa María 104, 128, 147 e 208 presentano dei miracoli eucaristici dove delle ostie subiscono una trasfigurazione. Le loro fonti non sono ancora state ben definite dalla critica. Questo studio vuole offrire delle nuove ipotesi sui precedenti delle Cantigas 128 e 208, incentrate sul motivo dell’adorazione di un’ostia consacrata da parte di alcune api. Se per la Cantiga 128 si evidenzia l’influenza di una versione contenuta in una collezione miracolistica di provenienza catalana, in quanto portatrice di dettagli condivisi in esclusiva col testo galego medievale, per la Cantiga 208 viene ribadita la presenza, alla base, dell’opera del cistercense tedesco Cesario di Heisterbach, con alcune innovazioni da imputare forse alla stessa corte del sovrano per far fronte ad alcune esigenze dottrinali del tempo
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