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I libri per l’infanzia: dagli alfabeti ai pop-up

    1. [1] University of Turin

      University of Turin

      Torino, Italia

  • Localización: Espacio, Tiempo y Educación, ISSN-e 2340-7263, Vol. 8, Nº. 1, 2021 (Ejemplar dedicado a: History of education and childhood: problematizing themes and sources), págs. 99-119
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Children’s Books: from ABCs to Pop-ups
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      In the paper Children’s Books: from ABCs to Pop-ups, I reconstruct the development of published offerings for pre-schoolers, both in Italy and abroad, across the nineteenth and twentieth centuries. The rich and varied documentation held at Turin’s school museum allows us to analyse this kind of source at multiple levels: from the graphics (dimensions, colours, and font type) to the messages directed at children and calibrated to their social class; from the blend of realistic and fantastical content to the diverse methods used to present the alphabet and foster both visual and phonic learning; and from the characteristics of illustrations to the relationship between written text and the language of images. It is interesting to observe how, from the early twentieth century onwards, the progressive affirmation of a sentiment of childhood was reflected in the production of books designed to actively engage children in play – one of the most distinctive and spontaneous expressions of the nature of childhood.

    • italiano

      Nel contributo dal titolo I libri per l’infanzia: dagli alfabeti ai pop-up si intende ricostruire l’evoluzione, tra Otto e Novecento, della produzione editoriale, italiana e straniera, destinata ai soggetti in età prescolare. La ricca ed eterogenea documentazione conservata presso il Museo della scuola di Torino consente, infatti, un’analisi a più livelli di questa tipologia di fonte: dalla veste grafica (dimensioni, colori e caratteri) ai messaggi rivolti ai piccoli destinatari in linea con la classe sociale di appartenenza; dalla commistione nei contenuti tra realtà e immaginario alla varietà dei metodi proposti per la presentazione dell’alfabeto, volti a sollecitare nel fanciullo una forma di apprendimento sia visuale che fonico; dalle caratteristiche delle immagini alla correlazione tra testo scritto e linguaggio iconografico. È interessante notare come la progressiva affermazione del sentimento dell’infanzia, a partire dai primi decenni del XX secolo, si traduca nella compilazione di testi in cui i fanciulli sono chiamati a svolgere un ruolo attivo attraverso il gioco, espressione peculiare ed autentica della natura infantile.


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