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Resumen de Milano 1923-1936: tre guerre contro la misura dialogica

Giancarlo Consonni

  • italiano

    Oltre alla guerra dal cielo del 1943-44 che ha distrutto un quarto del suo patrimonio abitativo, prima e dopo, Milano ha conosciuto altre due guerre non meno devastanti: 1) la macelleria urbana del fascismo con l’abbattimento di oltre 135.000 vani abitativi nel centro storico; 2) il completamento, negli anni della Ricostruzione e del boom economico, del lavoro iniziato nel ventennio. Nel mettere a ferro e fuoco il cuore urbano, il fascismo insegue due obiettivi: allontanare i ceti popolari dal centro e fare spazio alla presenza di attività direzionali e finanziarie. Il disegno politico trova alleanze in un pensiero urbanistico che vede nei tessuti della città storica sia un focolaio di malattie e di degenerazione morale che un ostacolo alla libera circolazione delle automobili. L’urbanistica può farsi così complice e strumento attuatore del disegno del regime. Anche nella Ricostruzione pesa un’inadeguatezza nell’interpretazione dei fatti urbani (i valori e le regole depositati nel corpo storico della città) a cui corrisponde una inadeguatezza di politici e pubblici amministratori sul significato e l’importanza del fare città. Così, salvo la realizzazione di quartieri di iniziativa pubblica, si registrerà una sostanziale continuità con la politica urbanistica d’anteguerra.

  • English

    Milan experienced three devastating wars over forty years 1943-1944’s “war from the sky” destroyed a quarter of its housing stock, yet the other two conflicts affected the city dramatically. First of all, Fascism contributed to the demolition of more than 135,000 living spaces in the historic centre. Such depletion was then completed in the years of Reconstruction and economic boom. Fascism pursued two objectives by wreaking havoc on the city centre: to drive the working classes away from the centre and to make room for directional and financial activities. According to the political and urban strategists who were concerned, historical city patterns impeded proper traffic regulation and were responsible for the outbreak of disease and moral degeneration. As History demonstrates, Urban planning can thus become an accomplice and imple-menter of the design of the regime.During Reconstruction, historical urban features and patterns who were addressed inadequately also due to poor judgment about “how to make a city”. As a consequence, except for the creation of public initiative districts, there will be substantial continuity with the pre-war urban planning policy.


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