Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


Resumen de Dall’iconografia allo scavo, riflessioni sulla donna nell’antica Peucezia

Marina Castoldi

  • italiano

    Partendo dalla figura femminile dolente raffigurata sul famoso cratere con la violenza a Cassandra, attribuito al Pittore di Licurgo (355-345 a.C.), che si caratterizza per un grosso orecchino circolare, di tradizione indigena, vengono proposte alcune considerazioni sulle figure femminili del mondo peuceta, quali le ‘danzatrici di Ruvo’ e le numerose donne che accolgono i guerrieri vincitori, indicative di una visibilità della donna, che si denota anche nella composizione dei corredi funerari di Monte Sannace e Bitonto. Suffraga questa impressione anche lo scavo del ricco borgo agricolo di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia, Bari) che offre interessanti spunti di riflessione per la ricostruzione delle funzioni e delle prerogative delle donne peucete.

  • English

    Starting from the grieving female figure depicted on the well-known krater depicting the rape of Cassandra attributed to the Lycurgus Painter (ca. 355-345 BCE), which wears a characteristic, large circular earring of indigenous tradition, this article offers some reflections on depictions of women in the art from Peucetia, such as the ‘Ruvo dancers’ and the many women welcoming back victorious warriors, all pointing to a local prominence of women, which is also reflected in the composition of the grave goods from Monte Sannace and Bitonto. This impression is further supported by the excavation of the rich agricultural village of Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia, Bari), which offers interesting insights into the reconstruction of the functions and prerogatives of Peucetian women.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus