La merce umana: Il fenomeno migratorio alla luce dei fenomeni di costituzione dell’ordinamento globale

• Alessandro Tedde ^[1]
  1. [1] University of Ferrara

     University of Ferrara

     Ferrara, Italia

     
• Localización: Vergentis: revista de investigación de la Cátedra Internacional conjunta Inocencio III, ISSN-e 2445-2394, Nº. 10, 2020 (Ejemplar dedicado a: Migrants and refugees in the Law (III). Historic evolution, current situation and unsolved questions), págs. 237-252
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • The human commodity: The migratory phenomenon in the light of the phenomena of the constitution of the global order
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• Resumen
  • English

    In the global order, the market regulates the process of constitution of the capital that has reached the last stage of its development, that of the "world market", in the attempt to resolve, at a higher and narrower level, the dialectical relationship with work and thus destroy its antagonistic value. However, the world market of goods also concerns the labour force, whose characteristic is the incorporation into conscious subjects, capable of following the directions of capital from the places of lowest to those of highest value, giving rise to a migratory phenomenon of workers who physically "go up" the global value chain. Therefore, the process of valorization and subsequent constitution of Capital is opposed by a self-valorization of the global working class that has not yet reached the stage of its own political constitution, in the form of a transcrescence on the level of the global order

  • italiano

    Nell’ordinamento globale, il mercato regola il processo di costituzione del capitale giunto all’ultimo stadio del proprio sviluppo, quello del «mercato mondiale», nel tentativo di risolvere, ad un livello più alto e più stretto, il rapporto dialettico con il lavoro e così distruggerne la valenza antagonistica. Tuttavia, il mercato mondiale delle merci riguarda anche la forza-lavoro, la cui caratteristica è l’incorporazione in soggetti coscienti, capaci di seguire le direttrici del capitale dai luoghi di più bassa a quelli di più alta valorizzazione, dando vita ad un fenomeno migratorio di lavoratori che fisicamente «risalgono» la catena globale del valore. Pertanto, al processo di valorizzazione e successiva costituzione del Capitale se ne oppone uno di autovalorizzazione della classe operaia globale non ancora giunto allo stadio di una propria costituzione politica, nelle forme di una trascrescenza sul piano dell’ordinamento globale.