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Diffamazione a mezzo stampa e pena detentiva: la Corte costituzionale dà un anno di tempo al Parlamento per trovare un punto di equilibrio tra libertà di espressione e tutela della reputazione individuale, in linea con i principi costituzionali e convenzionali

    1. [1] University of Milan

      University of Milan

      Milán, Italia

  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 63, Nº 3, 2020, págs. 1476-1500
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Libel and Imprisonment: the Constitutional Court gives a Year's Time to the Italian Parliament to find a Balance between Freedom of Expression and Protection of the Individual Reputation, inLine with Constitutional and Convention Principles
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      Con l'ordinanza qui commentata la Consulta ha rinviato all'udienza del 22 giugno 2021 le questioni di costituzionalità relative agli artt. 595, co. 3 c.p. e 13 I. 8 febbraio 1948, n. 47, e riguardanti il tema della compatibilità costituzionale (e convenzionale) della comminatoria della pena detentiva per il delitto di diffamazione a mezzo stampa. La Corte ha voluto cosi adottare un atteggiamento di self-restraint. L'intento è quello di permettere al Parlamento di intervenire su una questione, quella della pena detentiva per il giornalista colpevole di diffamazione, già oggetto di diversi disegni di legge ciclicamente al vaglio delle Camere, e in cui si rende necessario un bilanciamento tra libertà di espressione e tutela della reputazione individuale che meglio può essere composto dal legislatore, nell'esercizio della sua discrezionalità. Il contributo vuole innanzitutto ricostruire il 'quadro convenzionale' in cui s'inserisci: questa tematica, allo scopo di comprendere qual è il perimetro entro il quale il Parlamento L" chiamato a svolgere le scelte di politica criminale. Fatta questa fondamentale premessa, ci occuperemo poi di illustrare il contenuto del ddl in materia di diffamazione al momento all'esame delle Camere: verificheremo così se l'ipotizzata riforma sia in grado di sanare ILcensure di illegittimità costituzionale prospettate dai giudici a quibus e da cui ha preso avvio la presente vicenda.

    • English

      With the order commented herein, the Italian Constitutional Court adjourned to !he hearing of June 22, 202] for the discussion of the questions of constitutionality relating to Article 595, paragraph 3 o the Italian Criminal Code and Article 13 of Law no. 47 of February 8, 7948, and concerning the issue of constitutional ( and conventional) compatibility of custodial penalties for the crime of libel. The Cour/ thus wanted to adopt an attitude of self-restraint. The intention is to allow the Parliament to pass laws on an issue, namely punishing journalists who commit libel with custodial penalties, which has already been addressed in several bills submitted to the Houses. In this arena, it is necessary to find a balance between freedom of expression and the protection of individual reputation, and the lawmaker is the most suitable to do so within the framework of its discretionary powers. First of all, this contribution aims at reconstructing the 'conventional framework' to which this issue belongs, in order to understand the perimeter within which the Parliament is called upon making choices of criminal policy. Upon making this fimdamental premise, the Author illustrates the contents of the draft legislation on libel that is currently being examined by the Parliament. This enables to then establish whether the prospective reform can indeed resolve the allegations of constitutional illegitimacy raised by the Courts of first instance, which triggered the case discussed herein.


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