Il divieto di interpretazione retroattiva delle modifiche peggiorative in materia di concedibilità delle misure alternative: la svolta della Corte Costituzionale nella sent. 32/2020 e l'argine ad un uso siimbolico dell'art. 4-bis.

• Fabio Gianfilippi ^[1]
  1. [1] Ufficio di Sorveglianza di Spoleto
• Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 63, Nº 3, 2020, págs. 1459-1474
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • Prohibition to provide a Retroactive lnterpretalion of Detrimental Law Amendments on Access to Alternative Measures to Detention: the Turnaround of the Constitutional Court in its Judgement No. 32/2020 and the Limitation to a Symbolic Use of Article 4-bis.
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• Resumen
  • English

    This paper analyzes judgement No. 32/2020, which has been recently rendered by the Italian Constitutional Court and overturns the strict interpretation of penitentiary laws as procedural rules according to the case-law, which implies that they are always applicable according to the principle of tempus regit actum., when they concern access to the alternative measures lo detention. It also investigates their scope of application and potential consequences also as a limitalion to a symbolic use of article 4-bis of the Italian penitentiary law.

  • italiano

    Il contributo analizza la recente sentenza della Corte Costituzionale n. 32/2020, che ha superato la granitica lettura offerta dalla giurisprudenza delle disposizioni normative di ordinamento penitenziario come aventi natura non sostanziale, e perciò sempre applicabili secondo il principio del tempus regit actum, quando le stesse concernano i requisiti cli accesso alle misure alternative alla detenzione, indagandone l'effettivo ambito applicativo e le possibili conseguenze, anche quale argine al rischio di un uso simbolico dell'art.4-bis dell'ordinamento penitenziario.