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Resumen de Conoscere e cartografare l’Iran, spie e carte di ieri e di oggi. Pietro della Valle e i viaggiatori europei nella Persia del primo ‘600 alla luce del presente

Raffaele Mauriello

  • English

    One of the characteristics of the early Modern era is the development of cartography. Between 1450 and 1650 maps moved from portraying the world in Medieval terms – that is, as orbis terrae – to a division of the terrestrial globe in segments in the form of grids and coordinates.

    This change was due in particular to the numerous travels of exploration or adventure and diplomacy undertaken in those years by Europeans. In the case of Italy and Iran, “our man” is Pietro della Valle (1586-1652). He was there, and with him the gaze and interests of Italy, represented at that time by the Vatican and by the Republic of Venice. But he was not alone.

    Together with della Valle there were also the British Sir Robert Sherley, the German Heinrich von Poser und Groß Naedlitz and the Spanish Don García de Silva y Figueroa. They, and others who followed them, tried to get information about and to influence the affairs of Iran and of the wider geopolitics of the Near East, at the same time making a contribution to the cartography of the country through their travel accounts and other writings.

  • italiano

    Una delle caratteristiche della prima età moderna è lo sviluppo della cartografia. Fra il 1450 e il 1650 le carte passarono da rappresentare il mondo in modo medievale, in termini di orbis terrae, a una divisione del globo terrestre in segmenti formati da reticolati e coordinate.

    Questo cambio fu dovuto in particolare ai numerosi viaggi di esplorazione o avventura e di natura diplomatica intrapresi in quegli anni dagli europei. Anche l’Italia vanta nomi importanti di viaggiatori che contribuirono a questo sviluppo. Nel caso dell’Iran, che all’epoca gli europei chiamavano Persia, il “nostro uomo” è Pietro della Valle (1586-1652). Lui c’era, e con lui lo sguardo e gli interessi dell’Italia, rappresentata all’epoca dallo Stato della Chiesa e dalla Repubblica di Venezia.

    Ma della Valle non era solo. Con lui c’erano anche l’inglese Sir Robert Sherley, il tedesco Heinrich von Poser und Groß Naedlitz e lo spagnolo don García de Silva y Figueroa. Essi, ed altri che li seguirono, cercarono di informarsi ed influire sugli affari dell’Iran e della più ampia geopolitica del Vicino Oriente, contribuendo al contempo attraverso i loro resoconti di viaggio ed altri scritti a cartografare il paese.

    Mutatis mutandis e in alcuni casi letteralmente sulle tracce dei loro predecessori, oggi come ieri i viaggiatori europei continuano ad interessarsi del paese, e del suo rapporto con l’Europa.


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