L'interesse per la più nota attività trattatistica ha finito per obliare l'esercizio poetico di Antonio Minturno, costituito da un notevole corpus di rime, caratteriz- zato da un audace sperimentalismo metrico, e che attende ancora uno studio si- stematico. Come la maggior parte dei petrarchisti napoletani, pur giungendo solo nel 1559 alla pubblicazione dei suoi componimenti, Minturno esordisce con una raccolta di versi nell'antologia degli illustri signori napoletani del 1552. Il presente saggio mira a delineare un possibile, per quanto parziale e limitato, percorso della produzione poetica del Minturno che dalle antologie è confluita nella princeps, al fine di gettare qualche sprazzo di luce sulle modalità operative di una scrittura che, per molti versi, rimane ignota.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados