Feminist philosophies have radically criticized the humanistic model of the Man of Reasonfor its claimed universality of the subject, which transforms an ideal into a hegemonic and normative cultural model. The Italian philosopher Rosi Braidotti elaborates alternative visions to this ideal and proposes nomadism as a principle on which to elaborate a new notion of subject, constituted by the interaction of various axes of differentiation: gender (first), class, ethnicity, age, culture. How this post-humanistic proposal can find a new notion of Humanism and which interpretative perspectives can open such a view on other disciplines and, in general, on culture is the subject of this article
Le filosofie femministe hanno radicalmente criticato il modello umanistico dell’Uomo di ragione per la sua pretesa universalità del soggetto, che trasforma un ideale in modello culturale egemonico e normativo. La filosofa italiana Rosi Braidotti elabora visioni alternative a tale ideale e propone il nomadismo come principio su cui elaborare una nuova nozione di soggetto, costituito dall’interazione di vari assi di differenziazione: genere (in primis), classe, etnia, età, cultura. Come questa proposta post-umanistica possa fondare una nuova nozione di Umanesimo e quali prospettive interpretative possa aprire tale visione sulle altre discipline e, in generale, sulla cultura è materia di quest’articolo
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