Il fenomeno della prostituzione è molto variegato e anche fra i clienti le tipologie umane che si incontrano sono le più diverse. Nonostante questa grande varietà è tuttavia possibile da un punto di vista psicoanalitico rinvenire un denominatore comune: l’autoreferenzialità e il non riconoscimento dell’alterità. Non riuscire a integrare dentro e fuori di sé i due livelli della relazione, quello primario dell’unione tenera senza conflitto e quello delle pulsioni irruente e disturbanti della seduzione e dell’eccitazione. Nell’andare con una prostituta non occorre infatti preoccuparsi della qualità della performance, dei preliminari o dei tempi del congedo, poiché non si deve tener conto dell’altra persona.
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