Grazie allo smart working di massa abbiamo sperimentato un modo diverso di produrre e lavorare, e quindi anche di vivere. L’auspicio è che si colga l’occasione dell’uscita dall’emergenza per dare vita a una nuova disciplina collettiva, e anche legale, dell’istituto. Tenendo conto peraltro che questo nuovo standard di utilizzo del lavoro subordinato – e qui sta forse la ricaduta più importante dell’impiego di massa del lavoro agile – smentisce l’opinione giurisprudenziale che ne identifica l’essenza con la cosiddetta ‘eterodirezione’. Un vero pomo della discordia che ormai da un secolo alimenta un permanente dissidio tra la ‘destra’ e la ‘sinistra’ del diritto del lavoro.
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