Il saggio è dedicato allo studio del processo di costruzione di nuove forme di governance” globale del mondo del lavoro attualmente in corso come conseguenza dell'interazione di strumenti normativi di diverso tipo e origine, tutti volti a garantire un nucleo fondamentale di condizioni di lavoro eque nello spazio economico globale. L'ipotesi che serve come base è rappresentata dalla considerazione di questo processo come l'embrione di un inedito diritto dl lavoro transnazionale su base ibrida e regolazione multilivello, frutto della convinzione — social, politica, sindacale e anche imprenditoriale — intomo lla necessità di una globalizzazione giuridica che accompagni la globalizzazione economica. Le caratteristiche fondamentali di questo nuovo dito sarebbero, da un lato, l'utilizzo del potere esercitato dalle multinazionali sulle loro catene globali di produzione come strumento fondamentale per l'imposizione su scala transnazionale dei loro contenuti e, dall'altro, i ricorso a meccanismi pubblici di intervento al fine di canalizzare l'esercizio di tale potere verso il raggiungimento dei loro obiettivi, dando luogo a sinergie tra entrambi e a formule di corregolamentazione pubblico-privata.
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