Il presente articolo illustra la poetica umanistica etica ed estetica della prassi letteraria di Giuseppe Antonio Borgese, espressa nella sua produzione critica (e, sul piano estetico, nelle opere narrative), in cui teorizza una riedificazione del genere romanzesco sul paradigma realista e naturalista ottocenteschi (basilare, nel panorama italiano, la lezione del Verga) atta a generare un nuovo umanesimo artistico, in polemica con la poetica dei vociani e da contrapporre alla crisi morale degli albori del XX secolo
This essay outlines the humanistic ethic and aesthetic poetics of Giuseppe Antonio Borgese’s literary practice, expressed on his critical studies (and, at the aesthetic level, in his narrative works). Borgese theorizes a rebuilding of the novel, on the basis of the 19th-century realist and naturalist paradigm (Verga is the essential reference in Italy) liable to create a new artistic humanism, against La Voce’s poetics and the moral breakdown of his age
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