Si è posta in giurisprudenza la questione inerente al rilievo da attribuirsi alle circostanze per la determinazione della cornice edittale che indicata dall’art. 168-bis c.p. ai fini dell’applicabilità della messa alla prova. Se, per un verso, si è negata la rilevanza delle aggravanti, con tesi accolta dalle Sezioni unite della Cassazione (sent. n. 36272/2016), per altro verso, in assenza di pronunce di legittimità, nella giurisprudenza di merito si registrano orientamenti favorevoli a computare, a tali fini, le circostanze attenuanti ad effetto speciale. L’analisi del dato normativo e la ratio dell’istituto depon- gono nel senso di ritenere applicabile la messa alla prova anche per i reati per i quali la presenza di un’attenuante ad effetto speciale consente di rientrare nei limiti di pena prescritti.
The Courts are analyzing if circumstances must be computed in the determination of the penalty that allows the probation, according to art. 168-bis of the Italian criminal code. If the relevance of the aggravating circumstances has been denied by the United Sections of the Court of cassation (sent. n. 36272/2016), differently, without any judgments of the Supreme Court, in the Jurisprudence of merit there are positions in favor of calculating, for these purposes, mitigating circumstances with special effect. The analysis of the text of the law and the ratio of the institute make it preferable to allow the probation when the penalty reaches the limit prescribed by the art. 168-bis of the criminal code even considering the special effect mitigating circumstances.
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