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Resumen de Le clausole contrattuali "ingiustificatamente gravose" nei contratti della filiera agroalimentare

Luigi Russo

  • English

    Article 62, 2nd paragraph, of the law decree n. 1 of 2012 (converted into law no. 27/2012) regulates contracts for the sale of agricultural and food products, and identifies, among prohibited conduct, the imposition of contractual conditions "unjustifiably burdensome", providing for an administrative pecuniary sanction in case of violation of the ban.

    The reference to the unjustified gravity of contractual conditions does not constitute a novelty brought by the aforementioned art. 62, given that our legal system already knows eases that enhance this expression, albeit in different contexts, such as art. 3 of the law no. 287190, which prohibits the abuse of a dominant position within the national market or of a relevant part of it and art. 9 of the law n. 192 of 1998, which prohibits the abuse of economic dependence. The first provision - similarly to art. 102 TFEU - does not define abuse, but only contains a list (by way o/ example) of abusive behavior if carried out by a company in a dominant position on the market and, among the abusive practices mentioned and prohibited to those in a dominant position, the hypothesis of the imposition, directly or indirectly, of purchase prices, sales prices or other contractual conditions "unjustifiably burdensome" appears expressly.

    Article 9, law n. 192/98 specifies, in paragraph 2, that the abuse of economic dependence «can also consist in the refusai to sell or in the refusal to buy, in the imposition of unjustifiably burdensome or discriminatory contractual conditions, in the arbitrary interruption o/ the commercia/ relations in progress».

    The work thus aims to analyze the a/orementioned provisions transversely, in order to veri/y what the relationshlps between the a/orementioned provistons are, not without dedicating some re/lectton to the new Eu Directive 20191633 on the fight against un/air commerciai practices in eontracts in the agri-food supply chain and art. 10-quater of the law decree no. 27 o/ 2019 (converted, with mod., into Law no. 44119), which establishes that the setting o/ prices "significantly lower" than the average production costs constitutes in any case an "un/air commerciai practice".

  • italiano

    L'art. 62, 2° comma, del d.l. n. 1 de l2012 (convertito in legge n. 27 del 2012) disciplina i contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari, e individua, tra le condotte vietate, l'imposizione di condizioni contrattuali "ingiustificatamente gravose", prevedendo una sanzione amministrativa pecuniaria in caso di violazione del divieto.

    Il riferimento alla "ingiustificata gravosità" di condizioni contrattuali non costituisce una novità portata dal ricordato art. 62, posto che il nostro ordinamento già conosce fattispecie che valorizzano tale espressione, seppure in contesti diversi, quali l'art. 3 della legge n. 287 del 1990, che vieta l'abuso di una posizione dominante all'interno del mercato nazionale o di una sua parte rilevante e l'art. 9 della legge n. 192 del 1998, che vieta l'abuso di dipendenza economica. La prima disposizione - similmente all'art. 102 TFVE-non definisce l'abuso, ma contiene solo un elenco (esemplificativo, peraltro) di comportamenti abusivi qualora posti in essere da una impresa in posizione dominante sul mercato e, tra le pratiche abusive menzionate e vietate a chi si trovi in posizione dominante, compare espressamente l'ipotesi dell'imposizione, diretta od indiretta, di prezzi di acquisto, di vendita o di altre condizioni contrattuali "ingiustificatamente gravose".

    L'art. 9, legge n. 192 del 1998 precisa, al comma 2°, che l'abuso di dipendenza economica «può anche consistere nel rifiuto di vendere o nel rifiuto di comprare, nella imposizione di condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose o discriminatorie, nella interruzione arbitraria delle relazioni commerciali in atto».

    Il lavoro si prefigge, così, di analizzare trasversalmente le ricordate disposizioni, al fine di verificare se vi siano interrelazioni tra le menzionate disposizioni, non senza dedicare qualche riflessione alla nuova direttiva (UE) 2019/633 sul contrasto alle pratiche commerciali sleali nei contratti della filiera agroalimentare e all'art. 10-quater del d.l. n. 27 del 2019 (convertito, con mod., in legge n. 44 del 2019), il quale stabilisce che la fissazione di prezzi «Significativamente inferiori» ai costi medi di produzione costituisce in ogni caso una «pratica commerciale sleale».


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