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Alle radici dell’aumento della brutalità razzista delle polizie

    1. [1] University of Genoa

      University of Genoa

      Genoa, Italia

  • Localización: Crítica penal y poder: una publicación del Observatorio del Sistema Penal y los Derechos Humanos, ISSN-e 2014-3753, Nº. 20, 2020
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • Da oltre due decenni si assiste a una continua riproduzione di violenze razziste e persino assassinii da parte di agenti delle polizie[1]. Non è casuale che questi fatti siano particolarmente frequenti negli Stati Uniti ma anche nelle banlieues francesi, in Inghilterra e sebbene con meno frequenza anche in Italia, Spagna, Belgio e laddove la presenza di neri, ispanici, nordafricani e immigrati di diverse origini si configura come oggetto di violenza del dominio liberista neocoloniale. Questa escalation delle violenze poliziesche è la conseguenza di un processo di militarizzazione della polizia statunitense che comincia come reazione ai movimenti per i diritti civili, poi, ancora di più nella strategia di counterinsurgency sviluppata negli anni 60 e 70 per neutralizzare il Black Power movement e continua con la Revolution in Military Affairs (RMA) lanciata nel periodo di Reagan[2]. Questa “rivoluzione” è la traduzione di quella liberista che ha instaurato la conversione militare del poliziesco e quella poliziesca del militare, il continuum fra le guerre permanenti su scala mondiale e la guerra sicuritaria all’interno di ogni paese. Da allora c’è stata una gigantesca recrudescenza dell’azione repressiva delle polizie con modalità da guerra contro immigrati, marginali, manifestanti e in generale oppositori al trionfo liberista (da Seattle al G8 di Genova e poi ancora sino alle mobilitazioni contro i summit del G7 o G20 così come contro le grandi opere vedi in Italia casi TAV, TAP ecc.).

      [1] Sulla storia di oltre 400 anni di razzismo e schiavizzazione vedi qui l’intervista di Noam Chomsky : https://ilmanifesto.it/noam-chomsky-lamerica-fondata-sulla-schiavitu-i-neri-repressi-da-400-anni/. Fra altri vedi anche “No justice no peace. George Floyd e la rivolta sociale: gli Stati Uniti al Redde Rationem?” di Elisabetta Grande: http://temi.repubblica.it/micromega-online/no-justice-no-peace-george-floyd-e-la-rivolta-sociale-gli-stati-uniti-al-redde-rationem/ [2] Vedi Conflict, Security and the Reshaping of Society: The Civilisation of War, London: Routledge, 2010, scaricabile gratis qui: http://www.oapen.org/search?identifier=391032; ivi in particolare capitol di Alain Joxe.


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