The relationship between threshold limits and criminal negligence is crucial among the challenges posed by the modem "risk society". Two interpretative paths can be followed: one considers threshold limits as a prerequisite of criminal negligence, conceived as normative parameters on which a charge for "specific" criminal negligence should be built; the other aims at excluding criminal negligence based on these limits, considering them as an expression of the so-called "acceptable risk". In analyzing both perspectives it is necessary to focus on issues relating to the use of threshold limits in criminal law, highlighting the distinction between threshold values based on the precautionary principle, on the one hand, and quantitative limits resulting from actual, science-based risks, on the other hand.
Il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, meglio conosciuto come "Decreto sicurezza" o "Decreto Salvini" ( cui la legge di conversione 1 ° dicembre 2018, n.
132 ha conferito carattere di definitività) ha introdotto, tra l'altro, alcune novità che possono presentare profili di interesse per il penalista, avendo il legislatore definito nuove fattispecie incriminatrici, modificato reati già esistenti e messo mano ad alcuni istituti che, pur non rientrando strictu sensu nel campo del diritto penale, incidono significativamente sul diritto fondamentale alla libertà personale. Nella presente lavoro, l'Autore analizza le principali novità di interesse penalistico introdotte dal "Decreto sicurezza", evidenziandone possibili profili di tensione con i principi costituzionali e sovranazionali che limitano la discrezionalità del legislatore ordinario.
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