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Il diritto di morire tra autodeterminazione terapeutica, trasformazione della sovranità e rifiuto sociale della morte.

    1. [1] Università della Campania Vanvitelli
  • Localización: Bioderecho.es: revista del Centro de Estudios en Bioderecho, Ética y Salud, ISSN-e 2386-6594, Nº. 9, 2019
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      The article analyzes the recent order of the Italian Constitutional Court, n. 207 of 2018, which opens up to the constitutional legitimacy, in certain circumstances, of aid to suicide, read as indicative of a general and recent trend aimed at giving acceptance to these forms of self-determination in an ever increasing number of countries. On the basis of this assumption, the article tries to understand if this increasingly widespread request for a right to die is based on more complex reasons that have their roots in the changes in the forms of power in Western societies. An increasingly power to regulate people's lives finds in death an area devoid of interest, and can therefore easily recognize a right to die. Finally, he wonders if this new right of self-determination is actually able to significantly affect the cruelest aspect of dying in contemporary society which is represented by the loneliness of the dying person, relegated to hospitals and removed from the places of affections.

    • italiano

      L'articolo analizza la recente ordinanza della Corte costirtuzionale italiana, la n. 207 del 2018, che apre allsa legittimità costituzionale, in determinate circostanze, dell'aiuto al suicidio, letta come indicativa di una generale e recente tendenza volta a dare accoglimento a queste forme di autodeterminazione in un numero sempre crescente di paesi. Sulla base di questo presupposto, l'articolo cerca di comprendere se questa sempre più diffusa richiesta di un diritto di morire si fondi su motivazioni più complesse che affondano le loro radici nelle modificazioni delle forme del potere nelle società occidentali. Un potere sempre più rivolto alla regolazione delle vite delle persone trova infatti nella morte un ambito privo di interesse, e può pertanto agevolmente riconoscere un diritto di morire. Infine si domanda se questo nuovo diritto di autodeterminazione sia effettivamente in grado di incidere in modo sensibile sull'aspetto più crudele del morire nella società contemporanea che è rappresentato dalla solitudine del morente, relegato negli ospedali e allontanato dai luoghi degli affetti.


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