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Le regole dell’algoritmo: quali rimedi alle decisioni amministrative algoritmiche “errate”?

  • Autores: Maria Bianca Armiento
  • Localización: Studi parlamentari e di politica costituzionale, ISSN 0303-9714, Nº. 203-204, 2019, págs. 63-89
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Rules of algorithm: which remedies for algorithmic “bad” decisions in the public sector?
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      Over last years, public authorities are growingly using algorithms, big data analytics, data mining and machine learning in their activities, for instance ruling on teachers’ mobility or awarding economic benefits, detecting irregularities (e.g.

      tax avoidance and social security fraud) and preventing crime. Algorithms have indeed several benefits, including time reduction, more accurate enforcement and increase efficiency in the administrative action. However, on some occasions algorithms have led to unfair, discriminatory or illegitimate decisions. Such decisions may negatively affect citizens and be in contrast with principles of administrative law, including principles of proportionality, reasonableness, transparency and privacy. Hence, a solution to “algorithmic bad decisions” should be required. Normative regulation of the use of algorithms by authorities is one of them: nevertheless, this could prove useless and not decisive if it is only aimed to harness the externalities of algorithms. Therefore, such regulations should be designed in a way that enhances positive features and builds trust in public administration.

    • italiano

      negli anni più recenti, le pubbliche amministrazioni iniziano a fare uso di algoritmi, tecniche di big data analytics, data mining e machine learning nelle proprie attività, quali, ad esempio, decidere sulla mobilità dei docenti, erogare benefici economici, rilevare irregolarità (ad tra cui l’evasione fiscale o contributiva) e prevenire i reati. Gli algoritmi hanno certamente molti benefici, tra cui la riduzione dei tempi procedimentali, un enforcement più mirato e un incremento nell’efficienza dell’azione amministrativa. tuttavia, può accadere che gli algoritmi diano vita a decisioni ingiuste, discriminatorie oppure illegittime.

      Questo tipo di decisioni possono avere un impatto molto negativo sui cittadini ed essere in contrasto con i principi dell’azione amministrativa, quali la proporzionalità, la ragionevolezza, la trasparenza e la privacy. È pertanto necessaria una soluzione per le decisioni algoritmiche “errate”.

      Una previsione normativa che regolamenti l’uso dell’algoritmo è una di queste: nondimeno, potrebbe rivelarsi non del tutto risolutiva se è volta unicamente a “imbrigliare” gli aspetti negativi. di conseguenza, le regole in questione dovrebbero essere concepite in modo da mettere in luce gli aspetti positivi e rafforzare la fiducia nella pubblica amministrazione.


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