This article represents a theoretical development of the logic and structure of the fundamental obligations.
A proper perception of the ratio of obligatoriness enables us to overcome the often proposed misinterpretation of the pre-existence and preeminence of the Church with respect to the faithful, which derives from the accentuation of institutional, powerbased aspects. The specularity of juridical situations leads, on the other hand, to the careful identification of the rights of other members of the faithful, the rights of minor communities, and the rights of the Institution. In an ontological and realist perspective, the obligation (id quod alteri debetur) appears as the necessary involvement of others in the integration of the juridical good. Ecclesial obligations are not configured in function of the established order, but in light of the attribution of salvific goods to the christifideles.
Il contributo costituisce un approfondimento teoretico della logica e della struttura dei doveri fondamentali.
Una corretta percezione della ratio della doverosità porta a superare l’equivoco, spesso riproposto, della preesistenza e preminenza della Chiesa rispetto al fedele che deriva da un’accentuazione istituzionale e potestativa. La specularità delle situazioni giuridiche induce invece ad individuare attentamente i diritti degli altri fedeli, i diritti delle comunità minori e i diritti dell’Istituzione.
In un’ottica ontologica e realista il dovere (l’id quod alteri debetur) appare come il necessario concorso altrui all’integrazione del bene giuridico. I doveri ecclesiali non si configurano in vista dell’ordine stabilito ma dell’attribuzione dei beni salvifici ai christifideles
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