Il contributo si focalizza sulla figura del veneziano Antonio Grifo, umanista sul versante volgare, cortigiano alla corte di Milano, miniatore e poeta autore di una silloge conservata nel codice della Biblioteca nazionale Marciana (il Ms. it., Z.64 [= 4824]). Alle considerazioni sull’organizzazione generale del codice marciano segue l’analisi di alcuni casi specifici in cui la miniatura, realizzata dalla mano dello stesso autore, accompagna il testo formando un vero e proprio commento figurato secondo una pratica molto amata da Grifo e testimoniata dalla Comedia miniata stampata a Venezia da Pietro Piasi nel 1491 e conservata alla Casa di Dante in Roma, dal Petrarca queriniano (G V 15) e dal ms. Canonici It. 73 della Bodleian Library di Oxford.
This essay focuses on the illustrations with which Antonio Grifo, a Venetian poet and courtier, illuminated the texts of his collection of poetry contained in the codex Ms. it., Z.64 [= 4824] in the Marciana Library of Venice. Grifo used decorative elements closely related to the texts of his own poems, and he illuminated several literary works with a lavish and extensive figurative exegesis: an edition of Dante’s Commedia printed in Venice by Pietro Piasi in 1491 (now in the Casa di Dante in Rome); Petrarch’s Canzoniere and Trionfi contained in incunabulum G V 15 in the Q ueriniana Library of Brescia, published in Venice in 1470 by the printer Vindelino da Spira, and in the ms. Canonici It. 73 in the Bodleian Library of Oxford.
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