This paper presents a metrical and dramatic analysis of the structure ‘monody-parodos’ in Euripides’ Trojan Women (ll. 98-229). This structure is placed at the beginning of the tragedy and it sets up a great emotional scene. The meter used here is the anapaestic dimeter, in παρακαταλογή and lyric; meter and dialogue (in the first strophic pair of parodos) emphasize the strenght of the philia relationship between Hecuba and the Chorus of Trojan Captives.
Si propone l’analisi metrica e drammaturgica della sequenza ‘monodia-parodo’ nelle Troiane di Euripide (vv. 98-229). Tale sequenza, posta all’inizio della tragedia, costituisce una scena di grande impatto emotivo. La partitura metrico-ritmica è dominata dai dimetri anapestici, resi dapprima in recitativo, poi cantati; l’uso del medesimo metro e la struttura dialogica della prima coppia strofica della parodo sottolineano ulteriormente il legame di philia tra Ecuba, la protagonista, e il Coro delle prigioniere troiane.
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