Dal concorso di Miss Hitler ai cimeli del Ventennio venduti ai mercatini, dalla torta decorata con il volto di Mussolini al bar che ai propri clienti offre bustine di zucchero con la scritta ‘Sono fascista e me ne frego’, fino al fiorire di svastiche e celtiche sui muri delle abitazioni di sopravvissuti alla Shoà. Sono tanti e diversissimi i rigurgiti neofascisti che infestano il nostro paese. Una situazione che è esito di un processo di sdoganamento iniziato da Berlusconi, che aprì le porte ai missini alla guida del paese, e portato a compimento da Salvini, che sta cavalcando le nuove generazioni di estrema destra per veder crescere i propri consensi.
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