La "Tabula de libris Titi Livii" attribuita a Donato Albanzani

• Autores: Rino Modonutti
• Localización: Filologia mediolatina: rivista della Fondazione Ezio Franceschini, ISSN 1124-0008, Nº. 27, 2020, págs. 315-346
• Idioma: italiano
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• Resumen
  • English

    The essay analises the structure and the tradition of a tabula of Livy’s Ab urbe condita libri transmitted by several fourteenth- and fifteenth-century manuscripts. The oldest seems to be MS Paris, Bibliothèque nationale de France, Par. lat. 5690, owned by Landolfo Colonna and then by Francesco Petrarca. Three codices ascribe this tabula paratext to Donato Albanzani, Petrarch’s disciple and friend: The last section of the paper discusses such attribution, which seems reliable. The section of the tabula concerning Livy’s books 1-4 is published as an Appendix.

  • italiano

    L'A. esamina la struttura e la tradizione di una Tabula de libris Titi Livii (sorta di indice/sommario dei contenuti dell'opera di Livio) trasmessa da diversi manoscritti del XIV e XV secolo, tre dei quali (London, BL, Burney 198; Sankt Gallen, Kantonsbibliothek St. Gallen, Vadianische Sammlung, 308 e Holkham Hall, Library of Lord Leicester, 357) assegnano la responsabilità di questo paratesto a Donato Albanzani, discepolo e amico del Petrarca. L'A. dimostra l'effettiva plausibilità dell'attribuzione e presenta la struttura e la tradizione della tabula, con particolare attenzione al citato ms. Burney 198 (probabile apografo del Livio appartenuto a Donato Albanzani) e al ms. Paris, BNF, lat. 5690 (appartenuto a Landolfo Colonna e poi a Francesco Petrarca). La sezione della tabula relativa ai libri 1-4 degli Ab Urbe condita è pubblicata in appendice.