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Su che memoria costruire l’identità comune? La complicata eredità lasciata dalle amministrazioni Kirchner all’Argentina odierna

    1. [1] Università LUMSA
  • Localización: Persona y derecho: Revista de fundamentación de las Instituciones Jurídicas y de Derechos Humanos, ISSN 0211-4526, Nº. 80, 2019 (Ejemplar dedicado a: Justicia transicional), págs. 43-80
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • On which collective memory do we construct a shared identity? The complicated legacy left in today’s Argentina by the Kirchner administrations
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      Governments, emerging from periods of intense political violence, wars and dictatorships, confront multiple, delicate choices. One of these concerns is the field of memory and, specifically, the question: which collective memory should the identity of the nation be built upon? The answer varies from country to country, yet one feature spans across many realities, often very different from one another: the difficulty of those in power to face the past of their nation in a non-ideological way.

      This paper analyzes an example of this phenomenon: the representation of the last Argentine dictatorship promulgated by the Kirchner administrations which, in the last fifteen years, has constituted the dominant version of the memory of the ‘70s in the country of Cono Sur, as well as on the international stage. In the article, this memory is first analyzed in its most problematic aspects, highlighting silences and inaccuracies; then linked to its social effects, above all the consolidation of a binary logic, which manifests itself in the division of the Argentine society into two antagonistic and apparently irreconcilable fields.

    • italiano

      La memoria è uno strumento essenziale al servizio del potere politico, che sfrutta le narrazioni del passato per spiegare, legittimare e creare consenso intorno al proprio operato, oltre che per rinsaldare la coesione sociale e il senso di comunità. Durante questo processo, in cui si vede spesso asservita a finalità politiche contingenti, la memoria corre però il rischio di subire rilevanti deformazioni ideologiche.

      È proprio un esempio di tale fenomeno ad essere esaminato dal presente articolo, ovvero la rappresentazione dell’ultima dittatura argentina diffusa dalle amministrazioni Kirchner, la quale, nell’ultimo quindicennio, ha costituito la versione dominante della memoria degli anni ’70 tanto nel Paese del Cono Sur, quanto sui palcoscenici internazionali. Nel testo, tale memoria viene, prima, analizzata nei suoi aspetti più problematici, mettendone in evidenza i silenzi e le imprecisioni; poi, posta in relazione con i suoi effetti sul piano sociale, su tutti l’affermazione di una logica binaria in seno alla società argentina, che si manifesta nella divisione della comunità politica e sociale in due campi antagonistici e apparentemente irreconciliabili.


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