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Resumen de L’incarnazione dell’idea nello spazio della scrittura

Renato Boccali

  • English

    Philosophy has often appropriated the reflexive element of literature disembodying the sensible idea from the text, thus exercising a coercive violence against literature, reduced to a simple epiphenomenon of a meta-literary discourse. Philosophy tends to appropriate the sensitive content of literature as a raw material to be integrated into a broader conceptual framework dissolving, in fact, the tensional truth implicit in the novelistic structure as Lukács put it. Literary experience cannot be reduced to a mere conceptual structure, to a pure speculative form, but must be investigated as a possibility of grasping sensible ideas embodied in the literary space, following a path indicated by Merleau-Ponty. Sensible ideas as literary ideas are given thanks to the textual space as a deforming filter that allows them to be manifested as a singular incarnation, without ever exhausting them in a full manifestation. Literature allows to unsettle the prereflexive dimension thanks to an operative intentionality thus revealing those particular ideas incorporated into the sensible. Two works by Paul Valéry, La soirée avec M. Teste and L’introduction à la méthode de Léonard de Vinci will be examined to test the emergence, flexibility and irradiation of literary ideas in the writing space. In this way we will try to show the narrative modalities of elaboration of an implicit philosophy in literature as the embodiment of sensible ideas in the literary space and, in this way, as the manifestation of an aesthetic logos.

  • italiano

    La filosofia si è spesso appropriata dell’elemento riflessivo presente nel letterario disincarnando l’idea sensibile dal testo, esercitando, così, una violenza coercitiva nei confronti della letteratura, ridotta a semplice epifenomeno di un discorso meta-letterario. Attingere dalla letteratura ha spesso voluto dire per la filosofia appropriarsi di un contenuto veritativo sensibile da logicizzare e integrare in una più ampia cornice concettuale, stemperando, di fatto, quella verità tensionale di cui Lukács parlava a proposito della forma-romanzo. L’esperienza letteraria non può essere ridotta alla sola struttura concettuale, a pura forma speculativa, ma va indagata come possibilità di cogliere idee sensibili incarnate nello spazio letterario, secondo una via indicata da Merleau-Ponty. Le idee sensibili come idee letterarie si danno grazie allo spazio testuale in quanto filtro deformante che ne permette la manifestazione in quanto incarnazione singolarizzante, senza mai esaurirle nel loro farsi presenti nel sensibile. La letteratura permette, quindi, di desedimentare il piano preriflessivo disvelando quelle idee che tramano il sensibile e che l’intenzionalità fungente permette di cogliere come logica delle sensazioni. Per mettere alla prova l’emergenza, la flessibilità e l’irradiazione delle idee letterarie nello spazio della scrittura verranno prese in esame due opere di Paul Valéry, La soirée avec M. Teste e l’Introduction à la méthode de Léonard de Vinci. In questo modo si cercheranno di mostrare le modalità narrative di elaborazione di una filosofia implicita nel letterario che nello spazio testuale permette, non tanto la creazione di concetti, ma l’incarnazione di idee sensibili in quanto idee letterarie capaci di portare a manifestazione la trama di un logos estetico.


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