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Immaginare il futuro prossimo: costruire mondi attraverso la fantascienza audiovisiva

  • Autores: Lucio Speziante
  • Localización: Rivista di estetica, ISSN 0035-6212, Anno 59, n. 71, 2019 (Ejemplar dedicado a: The science of futures. Promises and previsions in architecture and philosophy), págs. 69-91
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • English

      The fictional and textual dimension can be considered as an observation laboratory about representing the future. The science fiction narrative is, moreover, a historically accredited reference in the field of future studies for the development of its models.

      The article briefly reviews some definitions relating to science fiction and then focuses specifically on the field of audiovisual science fiction dedicated to near future: an imaginary future dimension similar to the current one and therefore full of elements of restlessness. As representative cases, two textual analyses dedicated to the film Ex Machina and to the TV series Black Mirror are taken into consideration. They are consolidated by some classical theoretical references – from Nelson Goodman’s constructionism to Paul Ricoeur’s reflection on temporality – against the background of a semiotic methodology. The question of the conceptual limits in the description of time is quickly dealt with, while a wider study is dedicated to the spatial dimension in audiovisuals, illustrating its essential role in the construction of a narrative universe, as well as its usefulness in constructing specific effects for an effective representation of the future.

    • italiano

      La dimensione finzionale e testuale può essere considerata come un laboratorio di osservazione sulla rappresentazione del futuro. Impiegare modelli e prototipi costruiti su modelli di narrazione fantascientifica rappresenta, del resto, una prassi accreditata nel campo dei future studies.

      L’articolo passa brevemente in rassegna alcune definizioni relative alla fantascienza, per poi concentrarsi sull’ ambito della fantascienza audiovisiva dedicato al near future: una immaginaria dimensione futura simile a quella attuale e per questo densa di elementi di inquietudine. Come casi rappresentativi vengono prese in esame due analisi testuali: il film Ex Machina e la serie tv Black Mirror. Le analisi vengono affiancate da alcune proposte teoriche classiche - dal costruzionismo di Nelson Goodman alla trattazione di Paul Ricoeur sulla temporalità – sullo sfondo di una metodologia semiotica. Viene affrontata in breve la questione dei limiti concettuali nella descrivibilità del tempo, mentre alla dimensione spaziale nell’audiovisivo viene infine dedicato un ampio approfondimento che ne illustra il ruolo essenziale nella costruzione di un universo narrativo, nonché l’utilità nel costruire effetti di senso specifici per una efficace rappresentazione del futuro.


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