Nella prima parte di questo studio sono prese in esame alcune strutture sintattiche dei sonetti di Ugo Foscolo. Una particolare attenzione è dedicata agli attacchi enfatici con congiunzioni copulative o con locuzioni avverbiali esclamative. Nella seconda parte si discute il significato del verbo giacere (lat. iaceo, recumbo) al v. 2 di Nè più mai e la struttura morfolessicale dell’aggettivo verbale nel sintagma illacrimata sepoltura (v. 14), sicuramente la ‘parola d’autore’ più nota di tutta la breve raccolta.
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