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Resumen de Chi dev’essere l’interprete della legge? Brevi osservazioni storico-concettuali

Giovanni Bisogni

  • italiano

    Tra i giuristi è un luogo comune oggi quello secondo cui chi interpreta la legge non possa che essere il giudice; eppure, non dovrebbe essere così, dal momento che “nemmeno l’autorità d’interpetrare le leggi penali può risedere presso i giudici criminali per la stessa ragione che non sono legislatori”, come Cesare Beccaria notoriamente sostenne.

    Scopo di questo scritto, allora, è, da un lato, chiarire il senso proprio di questa tesi di Beccaria e, di conseguenze, ricostruire il 'ruolo' dei giudici nel mondo di civil law. Dall’altro lato, esso cerca di spiegare come si sia arrivati a quel ‘luogo comune’ e di sottolineare che qualsiasi modifica a quel ‘ruolo’ non è solo questione di come si interpreta - di ratio - ma anche di chi interpreta - ovvero di auctoritas.

  • English

    Today it is a common place among lawyers that who interprets cannot but be the judge. Yet, it should not be so, since “judges, in criminal cases, have no right to interpret criminal law because they are not legislators”, as Cesare Beccaria notoriously stated So, the article aims, on one hand, to make clear the sense of Beccaria’s thesis and, as a consequence, to shed light on the ‘role’ of judges in civil law systems. On the other hand, it tries to explain how it came to that common place and to stress that any change to that ‘role’ is matter not only of how to interpret - i.e. of ratio - but also of who interprets - i.e. of auctoritas.


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