Cinzia Arruzza, Felice Mometti
Il 1989 segnò tra le altre cose anche l’inizio della fine dei movimenti operai novecenteschi. Ciò non significa però che con la caduta del Muro siano venute meno anche la classe e le ragioni della sua lotta. E questa considerazione dovrebbe essere alla base di ogni riflessione su come uscire dal periodo di transizione apertosi allora. Da dove ripartire se non da una considerazione dei processi storici, contingenti e irripetibili di soggettivazione della classe? Il compito è individuare quei conflitti contemporanei all’interno dei quali si apre la possibilità di una nuova formazione di classe, anziché provare a riprodurre pedissequamente modelli appartenenti al passato.
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