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Il “funzionalismo” e l’integrazione europea in materia tributaria

    1. [1] Università Telemática Roma La Sapienza.
  • Localización: Revista de Estudos Constitucionais, Hermenêutica e Teoria do Direito (RECHTD), ISSN-e 2175-2168, Vol. 11, Nº. 2, 2019 (Ejemplar dedicado a: Maio/Agosto), págs. 143-168
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • L’integrazione degli Stati europei, anche in materia fiscale, è stata ispirato dalla filosofia “funzionalista”, la quale esprime l’idea che l’integrazione tra gli Stati membri debba avvenire con gradualità nei settori economici e sociali, per poi estendersi progressivamente anche ad altri ambiti, come il diritto e la politica. In questo modo, partendo dalla creazione di vincoli di mutua dipendenza fra gli Stati membri, è stato possibile realizzare una nuova organizzazione politica attraverso un progressivo svuotamento dei poteri sovrani degli Stati ed il contestuale accrescimento di poteri e competenze in capo al nuovo ente. L’Autore ripercorre le principali tappe evolutive del processo di integrazione, effettuando un approfondimento giuridico dei peculiari caratteri dell’Unione europea, soffermandosi, in particolare, sul Trattato di Lisbona, a partire dal quale, prendendo avvio una forma di integrazione sempre più stretta tra i popoli d’Europa, la cooperazione amministrativa ha assunto un fondamento giuridico nuovo, ponendosi come elemento di accelerazione e perfezionamento del suddetto processo, fino a prospettarsi la nascita di amministrazione dell’Unione europea anche in ambito fiscale.


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