Granada, España
Grazia Deledda, like many other writers of her time, assiduously contributed to various magazines, in which she published novels, mainly in instalments, or, most often, novellas. One of her most enduring contributions (1902-1936, year of the writer’s death) was with the Milanese newspaper Corriere della Sera. After a careful review of the newspaper from the years in which Deledda contributed, some novellas have been identified that have never been republished. They have been excluded, for an unknown reason, from the later collection. The article describes the main mainly features of one of these works and hypothesizes the reasons for the lack of inclusion in the several anthologies that comprise the corpus of the Sardinian writer’s works.
Grazia Deledda, come molti altri scrittori del suo tempo, collaborò assiduamente con diverse riviste nelle quali pubblicava romanzi, prevalentemente a puntate, o più spesso novelle. Una delle collaborazioni più durature (1902-1936, anno della scomparsa della scrittrice) fu quella con il quotidiano milanese Corriere della Sera. Dopo uno spoglio accurato del giornale negli anni in cui vi scrisse Deledda, si sono individuate alcune novelle mai più ripubblicate, escluse, per qualche ragione, dalle posteriori raccolte. In questo articolo si descrivono le caratteristiche principali di uno di questi testi e si ipotizzano le cause della mancata inclusione nelle numerose sillogi che raccolgono il corpus novellistico della scrittrice sarda.
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