L’Autore analizza una recente pronuncia della Suprema Corte in materia di reati de societate, confisca e fallimento, ponendo l’accento, in particolare, sul superamento dell’impostazione tradizionale in ordine al rapporto corrente tra ruolo e compiti della curatela fallimentare e beni dell’ente collettivo dichiarato insolvente e sui nuovi scenari che si aprono in riferimento al fondamento probatorio del sequestro preventivo c.d. di valore.
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