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Resumen de Le vicende dell’incandidabilità nella dialettica tra garanzie costituzionali: distingue frequenter

Benedetta Galgani

  • Nel tentativo di razionalizzare e di ricondurre ad unità la frammentaria disciplina delle cause di incandidabilità alle cariche elettive locali e regionali sono noti i termini del “contendere”, e noti gli interrogativi: qual è lo spatium temporis entro il quale può legittimamente esplicare i suoi effetti l’istituto disegnato dagli artt. 1 e 3 d.lgs. n. 235 del 2012? E, ancora: quali sono i poteri di cui possono ritenersi (altrettanto) legittimamente investite le Giunte parlamentari nelle vicende applicative della nuova causa ostativa, laddove questa intervenga a mandato elettorale in corso? Nello sforzo inteso ad offrire una definizione contenutistica (e, dunque, un discrimen per una differenziazione davvero apprezzabile) delle figure dell’ineleggibilità, dell’incompatibilità e dell’incandidabilità ciò che ai fini del dibattito preme valorizzare in via preliminare (ed esclusiva), è la circostanza per cui tutte e tre le tipologie di limitazione al diritto di accesso e/o di mantenimento delle cariche elettive sono riconducibili – in apicibus – alla volontà di tutelare valori fondamentali quali, tra gli altri, la libera formazione della volontà dell’elettore, il libero esercizio del mandato elettorale, l’imparzialità e il buon andamento delle amministrazioni pubbliche, la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica.


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