L’Autore pone l’attenzione sul principio dell’obbligatorietà dell’azione penale, almeno come conosciuto fino a oggi, avallando l’idea di una sua necessaria modifica. Infatti, lo scritto si incentra sull’evidente, soprattutto nella situazione di difficoltà in cui versa il sistema italiano, bisogno di riforma di ampio respiro, capace di tenere conto delle esperienze degli altri Paesi di tradizione democratica. Qualsiasi intervento in materia di criteri di priorità dovrebbe, secondo l’Autore, coniugare l’esigenza di salvaguardare l’indipendenza della magistratura con la necessità di appianare possibili differenze territoriali nel modo di concepire ed esercitare l’azione penale, garantendo in tal modo, a tutti gli effetti, l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados