L’autrice compie un viaggio tra le legislazioni degli Stati più colpiti dall’emergenza terroristica che ha scosso le democrazie occidentali a partire dai tragici eventi dell’11 settembre 2001, evidenziando come possa risultare complicato individuare un punto di equilibrio nel bilanciamento tra sicurezza collettiva e diritti fondamentali dell’individuo. Dall’analisi comparata degli ordinamenti esaminati, emerge che un ruolo centrale è stato svolto dalle Corti Supreme dei rispettivi Stati che, pur nella consapevolezza dell’emergenza, hanno tentato di salvaguardare e di tenere ferme le garanzie giurisdizionali dei soggetti sospettati. L’Autrice, infine, si sofferma sulle ragioni storiche e geopolitiche del conflitto israelo-palestinese, che ha reso permanente lo stato di emergenza nei territori di riferimento, compromettendo gravemente le garanzie e i diritti dei singoli.
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