L’Autore analizza la proposta di direttiva dell’Unione europea in tema di presunzione d’innocenza, mettendone in luce gli aspetti più problematici. In particolare, dopo averne richiamano i tratti essenziali, osserva come la richiamata proposta, nell’appiattirsi sui ben noti principi della giurisprudenza di Strasburgo, compresi quelli espressi dagli arresti più controversi e non introducendo significativi elementi di novità, finisca per consolidare quelle eccezioni alla presunzione d’innocenza e al diritto al silenzio che, nel tempo, potrebbero paradossalmente condurre a un abbassamento delle ben più elevate garanzie interne.
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