Pare incredibile, ma le tendenze identitarie che caratterizzano il nostro tempo passano anche per la rivendicazione dell’appartenenza di questo o quel fossile a una precisa comunità. E così ci sono gruppi di nativi australiani e americani che pretendono di gestire secondo i propri usi e costumi tradizionali resti umani fossili e subfossili attualmente conservati in collezioni museali e da loro rivendicati come parte della propria (esclusiva) identità di nazione indigena. Mentre comitati di cittadini in Puglia impediscono agli scienziati di studiare come si dovrebbe i preziosi resti del cosiddetto ‘uomo di Altamura’, custodito come un totem (con i relativi tabù) in una grotta quasi inaccessibile.
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