La vaghezza dei concetti utilizzati e il ritardo con cui il dibattito istituzionale si è misurato con la questione “valutazione” nel settore giustizia (dovuta anche dalla mancanza di una reale, articolata e discussa cultura della valutazione, a tutto tondo) continuano a rappresentare elementi di debolezza con cui oggi non si può evitare di confrontarsi. La valutazione ha la funzione di una garanzia, non di carattere processuale, ma di carattere conoscitivo. Una garanzia forte, un guardiano. Per funzionare in tal senso però è necessario che i meccanismi di valutazione siano istituzionalizzati. Ossia venga loro assegnato un valore indipendentemente dalle ragioni del momento o dalle congiunture più o meno favorevoli.
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