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Resumen de L’ammissibilità degli strumenti di captazione dei dati personali tra standard di tutela della privacy e onde eversive

Elena Andolina

  • Il rapido e incessante sviluppo tecnologico ha offerto agli inquirenti strumenti sempre più Dopo aver analizzato diverse soluzioni interpretative elaborate in relazione a nuovi mezzi tecnologici di sorveglianza, tra cui ricadono attività di localizzazione in tempo reale tramite dispositivi GPS, captazioni visive in luoghi riservati diversi dal domicilio, nonché attività dirette alla captazione di flussi unidirezionali di dati non comunicativi (c.d. perquisizioni online), l’Autrice auspica un tempestivo intervento in materia, che consenta una regolamentazione di tali strumenti e che ne subordini l’ammissibilità a stretti criteri di necessità e proporzionalità. In tale contesto, infatti, risultano evidenti per diversi punti di frizione tra le garanzie previste a livello Europeo e la normativa italiana in materia. invasivi della sfera personale dei soggetti coinvolti nelle indagini, rendendosi necessaria e urgente una riforma dell’intera disciplina in materia di “data retention”, tenendo conto delle indicazioni della Corte di Giustizia UE relative al diritto alla privacy nell’ambito del particolare sistema di tutela multilivello. Nel contributo viene svolta una dettagliata analisi in materia di diritto alla privacy, sottolineando come l’art. 189 c.p.p. consenta l’utilizzo di molteplici strumenti investigativi inseriti nell’ampia categoria delle c.d. prove atipiche.


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